La Legge di bilancio 2023 proroga il Credito d'imposta mezzogiorno (detto anche Bonus Sud), grazie al quale è possibile ottenere un bonus fino al 45% per investimenti in beni strumentali, ed il credito d'imposta per investimenti nelle Zone Economiche Speciali.
Con riferimento all’agevolazione di cui alla citata legge n. 208 del 2015, conosciuta anche come “Bonus sud”, essa prevede il riconoscimento di un credito d’imposta a favore delle imprese che acquistano beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive localizzate nelle zone assistite delle regioni indicate nella norma e facenti parte di un progetto di investimento iniziale, e riportate nella tabella che segue.
Le zone assistite del mezzogiorno |
Campania (Art. 107, paragrafo 3, lett. a) del TFUE) | Puglia (Art. 107, paragrafo 3, lett. a) del TFUE) |
Basilicata (Art. 107, paragrafo 3, lett. a) del TFUE) | Calabria (Art. 107, paragrafo 3, lett. a) del TFUE) |
Sicilia (Art. 107, paragrafo 3, lett. a) del TFUE) | Molise (Art. 107, paragrafo 3, lett. c) del TFUE) |
Sardegna (Art. 107, paragrafo 3, lett. c) del TFUE) | Abruzzo (Art. 107, paragrafo 3, lett. c) del TFUE) |
Per poter accedere all’agevolazione, i soggetti interessati devono predisporre la “Comunicazione per la fruizione del credito d’imposta per gli investimenti nel mezzogiorno, nei comuni del sisma del centro Italia e nelle zone economiche speciali (ZES)”.
Da un punto di vista soggettivo il credito d’imposta in commento può essere sfruttato dai soggetti titolari di reddito d’impresa, di cui all’articolo 55 del DPR n. 917 del 1986, che sostengono nuovi investimenti rivolti a strutture produttive situate nelle aree indicate nella tabella sopra riportata. Il comma 98 della citata legge n. 208, come modificato dall’articolo 1, comma 171 della legge di bilancio per il 2021, n. 178 del 2020, individua tali soggetti come «le imprese che effettuano l’acquisizione dei beni strumentali nuovi indicati nel comma 99, destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna, ammissibili alle deroghe previste dall’articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, e nelle zone assistite delle regioni Molise e Abruzzo, ammissibili alle deroghe previste dall’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (…)».
Sono esclusi dall’agevolazione i soggetti che operano nei seguenti settori dell’industria:
- siderurgica;
- carbonifera;
- della costruzione navale;
- delle fibre sintetiche;
- dei trasporti e delle relative infrastrutture;
- della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche.
Restano inoltre esclusi dall’agevolazione i soggetti operanti nei settori creditizio, finanziario e assicurativo. La norma stabilisce l’esclusione dal bonus sud per le imprese in difficoltà, individuate dalla comunicazione della Commissione europea 2014/C 249/01, del 31 luglio 2014. Si tratta, nello specifico, di quelle imprese che in assenza di un intervento da parte dello Stato sono quasi certamente destinate al collasso economico nel breve o medio periodo.
Da un punto di vista oggettivo il credito d’imposta riguarda gli investimenti in macchinari, impianti e attrezzature varie, se utilizzati per le finalità stabilite dalla legge.
Gli investimenti agevolabili, sono relativi all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio.
Gli investimenti agevolabili |
Investimenti in macchinari, impianti e attrezzature varie relativi a: | Creazione di un nuovo stabilimento |
Ampliamento delle capacità di uno stabilimento esistente |
Diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente |
Cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente |
L’agevolazione riguarda gli investimenti in beni strumentali “nuovi”.
Il requisito della novità | Rientra nell’agevolazione anche l’acquisto di un bene esposto in show room ed impiegato esclusivamente dal rivenditore a scopo dimostrativo: l’utilizzo esclusivo del bene a fini dimostrativi, infatti, non inficia il requisito della novità |
Anche per i beni complessi, alla cui realizzazione abbiano concorso anche beni usati, il requisito della “novità” sussiste in relazione all’intero bene, purché l’entità del costo relativo ai beni usati non sia prevalente rispetto al costo complessivamente sostenuto |
Per quanto concerne la determinazione dell’agevolazione, il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni indicati, nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, pari a 3 milioni di euro per le piccole imprese, a 10 milioni di euro per le medie imprese e a 15 milioni di euro per le grandi imprese.
Come detto, il credito d’imposta viene riconosciuto nella misura massima che viene riportata nella tabella che segue, misura massima che varia anche a seconda se si tratta di piccola, media o grande impresa.
Misura massima del credito d’imposta |
Regione | Piccole imprese | Medie imprese | Grandi imprese |
Campania | 45% | 35% | 25% |
Puglia | 45% | 35% | 25% |
Basilicata | 45% | 35% | 25% |
Calabria | 45% | 35% | 25% |
Sicilia | 45% | 35% | 25% |
Sardegna | 45% | 35% | 25% |
Abruzzo | 30% | 20% | 10% |
Molise | 30% | 20% | 10% |
Tali misure costituiscono l’intensità massima di aiuto ed inoltre che poiché dal 1° marzo 2017 l’agevolazione è cumulabile con altri aiuti di Stato e aiuti “de minimis”, il credito d’imposta è determinato applicando le predette percentuali al costo dei beni strumentali e diminuendo il relativo risultato dell’ammontare degli aiuti concessi o richiesti.
La dimensione dell’impresa |
Piccole imprese | presentano contestualmente meno di 50 dipendenti e fatturato annuo o totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro |
Medie imprese | presentano contestualmente meno di 250 dipendenti e fatturato annuo non superiore ad euro 50 milioni ovvero totale di bilancio annuo non superiore ad euro 43 milioni |
Grandi imprese | presentano contestualmente più di 250 dipendenti e fatturato annuo superiore ad euro 50 milioni o totale di bilancio annuo superiore ad euro 43 milioni |
Maggiori dettagli all’indirizzo:
https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/credito-di-imposta-per-il-mezzogiorno-pon